TERAMO – Si giocano su Facebook le prime schermaglie di una campagna elettorale per le politiche che si annuncia dura e molto sopra le righe. Nel Centrodestra, non è sopita la polemica a distanza tra l’ex sindaco Brucchi e il Governatore emerito Gianni Chiodi, sempre più su scialuppe diverse anche se in navigazione nello stesso mare, quello della coalizione che punta a vincere le elezioni. L’uno sottolinea "l’umiliazione" alla quale Forza Italia ha costretto il territorio, l’altro giura fedeltà eterna "per coerenza" al partito di Berlusconi. E’ però Chiodi il primo a rompere il silenzio di questi frenetici e ansiosi giorni appena trascorsi, quando si è visto prima dentro, poi fuori e ancora di nuovo dentro la campagna elettorale, grazie al testimone passatogli dal fedele ‘colonnello’ Mauro Di Dalmazio. Nel tardo pomeriggio Chiodi ha ufficialmente aperto la sua campagna, postando agli elettori la sua fotografia del nuovo momento politico, del nuovo impegno, non lesinando critiche a Forza Italia, “che non ha ritenuto di darmi l’opportunità di rappresentare in Parlamento i territori ai quali ho dedicato oltre 10 anni della mia vita, affrontando disastri naturali, una crisi economica devastante, problemi grandi e piccoli. Sarebbe stata una scelta legittima se avesse ritenuto di candidare al mio posto uomini e donne del territorio, in posizione che consentisse almeno una probabilità di elezione". Ma l’esclusione è stata evitata in extremis e Chiodi riporta fedelmente il messaggio notturno con cui Di Dalmazio gli ha comunicato la rinuncia alla candidatura in suo favore: “Gianni so che è una follia, ma ha la sua logica. Sono appena stato designato come capolista di Noi con l’Italia per il collegio Camera di L’Aquila- Teramo. E’ una grande opportunità per i nostri territori, rispetto ai quali c’è stata assoluta disattenzione nella scelta dei candidati da parte di Forza Italia. Non me ne frega un ciufolo se perdo io questa opportunità, ma è giusto che sia tu ad averla. Non pensarci troppo perchè è la cosa più giusta. Non pensarci troppo e getta il cuore oltre l’ostacolo”. Chiodi si è detto “commosso per una così forte dimostrazione di disinteresse personale, oltrechè – naturalmente – di amicizia, però ero restio; frastornato per la situazione che si era creata con le scelte di Forza Italia che avevano umiliato le comunità teramana ed aquilana e, dall’altro, per la constatazione di quanto possa ancora esistere in politica l’impegno disinteressato. Conoscendomi, Mauro ha preso l’iniziativa di comunicare ai responsabili nazionali il mio nome che ha subito ricevuto una forte condivisione. A questo punto non restava che riflettere, isolandomi da tutto e da tutti, su quale fosse la decisione da prendere, e ho gettato il cuore oltre l’ostacolo".
-
Il sindaco dell’Aquila guadagna consenso, D’Alberto tiene
Governance Poll. Per Biondi +2.6 rispetto al giorno dell’elezione (19esimo), il primo cittadino di Teramo guadagna... -
Ecco perchè Valdo dovrebbe accettare il cartellino rosso dalla giunta
Convoca la stampa e i supporter per piangere sul latte versato: storia di un assessore che... -
FOTO / Parte il secondo mandato di Costantini, senza l’opposizione
A Giulianova proclamazione ufficiale degli eletti: in aula per la minoranza presente il solo Di Massimantonio...